C O M P E T E N Z E
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sorto recentemente dopo la fusione dei Ministeri dei Lavori Pubblici e dei Trasporti, annovera tra le sue molteplici attività istituzionali, anche quella relativa al Servizio di Circolazione e Sicurezza Stradale. come previsto dall’art. 12, comma 3/a, del Nuovo Codice della Strada ( D.L. 30.4.1992 n. 285 e relativo Regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 ).
Tale importante attività viene svolta e coordinata dall’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale, con sede in Roma, alla Via Nomentana n. 2, e dagli Uffici periferici denominati: “ Sezioni Regionali per la Circolazione e la Sicurezza Stradale “.
C R O N I S T O R I A
Di seguito si riporta, in sintesi, l’evoluzione nel tempo dell’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale:
-con la legge 2248 del 20.3.1865 sorge la competenza del Ministero dei LL.PP. in materia di circolazione stradale. Infatti escono le prime norme sulla “ polizia delle strade “ che riguardano pero’ esclusivamente la tutela delle infrastrutture; solo nel 1881 viene approvato il relativo regolamento;
-nel 1895 viene realizzato il primo intervento segnaletico: il T.C.I. installa in Italia 40 cartelli indicatori in ghisa sulla Adriatica presso Senigallia. Visto l’enorme successo, l’anno successivo ne impianta altri 100;
-il 28 Luglio 1901 viene emanato il Regio Decreto sulla “ circolazione delle automobili “, vero primo documento sul traffico;
- l’8 Gennaio del 1905 viene emanata la legge n.24: è il primo vero testo completo di norme che si chiama “ Regolamento di Polizia Stradale per garantire la liberta’ di circolazione e di sicurezza del transito “; in Italia circolano soltanto 1896 autovetture ;
-il 30 Giugno 1912 viene emanata la legge n.739 che istituisce il rilascio del certificato di idoneità e della licenza di guidare. Da questo momento sono gli Ingegneri del Ministero dei Lavori Pubblici ad esaminare i candidati alla patente di guida. In tale anno gli autoveicoli circolanti sono circa 300;
-nel 1918 gli autoveicoli circolanto salgono a circa 5.000;
-con il decreto legge 31.12.1923 n. 3043 vengono previste norme piu’ dettagliate e la istituzione della patente di abilitazione e viene lanciata la norma di tenere la destra;
-con la legge 8.12.1933 n. 1740 esce il vero primo codice della strada diviso in quattro parti:
1) tutela della strada,
2) circolazione dei veicoli, animali e pedoni,
3) autoveicoli e conducenti,
4) disposizioni generali
e si sviluppa la prima vera competenza per la circolazione stradale dell’Ispettorato presso la D.G. della Viabilità;
-con D.P.R. 16.6.1959 n. 393 viene approvato il nuovo Codice della Strada precedente a quello attuale;
-il 1° Luglio 1959 l’Ispettorato assume la denominazione di Ispettorato Generale Circolazione e Traffico e viene organizzato in forma autonoma alle dirette dipendenze del sig. Ministro;
-sempre nell’anno 1959 l’Ispettorato realizza a titolo sperimentale e dimostrativo il primo impianto semaforico all’intersezione G.R.A. con via Del Mare;
-nello stesso anno l’Ispettorato collabora con il Comune di Roma alla realizzazione di 18 intersezioni semaforizzate lungo la via Olimpica a Roma;
-nell’anno 1960 sorge il Comitato Europeo della Circolazione e l’Ispettorato partecipa assiduamente per 15 anni a 45 sessioni dove il risultato finale è il “ Codice Europeo della Strada “ fuso con la convenzione di Vienna del 1968;
-nell’anno 1968 vengono sottoposte alla firma di 72 Nazioni le due Convenzioni mondiali di Vienna
sulla Circolazione e sulla Segnaletica seguite dai successivi accordi europei supplementari del 1971;
-nell’anno 1969 l’Ispettorato inaugura la dotazione di n. 100 autovetture Fiat 124 attrezzate con traffipax, trafficorder e contatori selettivi di velocità sia per le indagini tecniche che per il controllo fotografico delle infrazioni;
-nel 1970 inizia il decennio in cui l’Ispettorato realizza la piu’ vasta sperimentazione di tutti i tempi per studiare dal vero la nuova segnaletica urbana di indicazione, realizzando in alcune citta’ ( Rieti, Mantova, Napoli, Ancona etc.. ) impianti informativi innovativi;
-nell’enno 1974 esce il primo dei 68 volumi della collana OCSE sulla “ Ricerca Stradale Internazionale “ tradotti in italiano a cura dell’Ispettorato; nel 1998 esce il volume n.68.
-nel 1978 viene studiato un nuovo organigramma per l’Ispettorato nel quale vengono organicamente coordinate tutte le attività e le incombenze indispensabili al controllo ed alla regolamentazione tecnica della mobilità;
-a conclusione, nel 1979, del citato decennio di sperimentazione, il 9 Febbraio viene emanata la circolare n. 400 dal titolo “ Segnaletica Urbana di indicazione “ che ha anticipato le nuove norme del Codice della strada attuale;
-il 28 Settembre 1981 viene emanata la circolare n. 1515 relativa ai nuovi segnali di indicazione;
-nel 1986 viene emanata la circolare n.2575 intitolata “ Disciplina della circolazione stradale “;
-nello stesso anno viene diffuso un “ Videocodice “ composto da 50 diapositive sulla sicurezza per i ragazzi dai 10 ai 16 anni;
-nel 1987 viene diffuso un analogo kit scolastico intitolato “ A scuola di sicurezza “;
-durante l’anno 1990 inizia una intensa attività dell’Ispettorato inerente la redazione e la diffusione di molteplice materiale educativo scolastico stradale. Inoltre l’Ispettorato svolge numerose campagne di propaganda attraverso la radio, la TV, la cartellonistica stradale, i periodici di informazione e la partecipazione a mostre e conferenze;
-nel 1992, con D.L. 30 Aprile n285 , viene promulgato l’attuale Codice della Strada e negli anni successivi vengono apportate continue modifiche ed integrazioni per stare al passo con il progresso tecnologico e con le istanze e le pressioni che provengono dalle categorie interessate;
-nel 1995 l’Ispettorato emana la nota “ Direttiva per la Redazione, adozione ed attuazione del Piani Urbani del Traffico — ( P.U.T. ) ;
-nel 1997 l’Ispettorato realizza la “ 1^ Mostra Internazionale del Materiale propagandistico ed educativo per la sicurezza stradale “ di 28 Nazioni esponendola in molte città ed anche all’estero;
-nel 1998 l’Ispettorato attiva non solo la traduzione italiana dei codici stradali dei paesi della U.E., ma realizza la “ Analisi comparata delle normative sulle regole della circolazione “ di enorme utilità ai fini dell’aggiornamento legislativo e dell’osservatorio europeo.
Le principali attività che il Ministero esercita in tale ambito, possono cosi’ riassumersi:
-emanazione di normative e di testi e direttive in materia di circolazione stradale;
-coordinamento delle attività relative alla sicurezza stradale tra le varie Amministrazioni ed enti proprietari delle strade;
-monitoraggio sulla circolazione stradale e sulle cause dei vari incidenti che si verificano sulle strade;
-informazioni sulla percorribilità di tutte le strade italiane in tempo reale diffusa attraverso il CCISS viaggiare informati ( centro coordinamento informazioni sicurezza stradale ) il cui direttore è il Capo dell’Ispettorato Generale sulla circolazione e la sicurezza stradale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
-attività sull’uso ed il controllo delle strade;
-attività di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado;
-prevenzione ed accertamento delle violazioni alle norme del Codice della strada.
Con Direttiva del Ministro dei Lavori Pubblici n. 1000 del 3.3.1998, le sezioni di Circolazione e Sicurezza Stradale istituite presso gli Uffici dell’Amministrazione Centrale e periferica sono state organizzate in tre reparti operativi.
O R G A N I G R A M M A
La Sezione Regionale della Puglia con ordine di servizio provveditoriale n.579 in data 23.10.1997, è stata cosi’ organizzata :
COORDINATORE
VICE COORDINATORE 1° REPARTO VICE COORDINATORE 2° REPARTO
VICE COORDINATORE 3° REPARTO VICE COORDINATORE REPARTO DI FOGGIA
-1° Reparto : Controllo delle strade —
-esso ha principalmente compiti di controllo della segnaletica stradale sulle strade urbane ed extraurbane di competenza territoriale, nonché di vigilanza sul rispetto degli adempimenti a carico degli Enti proprietari o concessionari delle strade, secondo le previsioni del Codice ( delimitazioni dei centri abitati di cui all’art. 4 — adozione dei Piani Urbani del traffico P U T di cui all’art. 36- informazioni relative all’adempimento sulle delibere di ripartizione dei proventi delle sanzioni amministrative di cui all’art. 208 — adeguamento della segnaletica stradale di cui agli artt. 37 e 45 — verifica adempimenti connessi alla manutenzione ed efficienza delle strade di cui all’art. 14 — rimozione della pubblicità abusiva ecc. — Il reparto si occupa anche dei ricorsi contro le Amministrazioni Comunali.
-2° Reparto : Accertamento delle violazioni alle norme del Codice della Strada —
questo Reparto si occupa essenzialmente della verifica del rispetto sia delle norme di comportamento di cui al titolo V del Codice, e soprattutto di quelle contenute nel titolo II, quali : atti vietati di cui all’art. 15, fasce di rispetto di cui agli artt. 16 e 18, occupazioni di cui all’art. 20, cantieri stradali di cui all’art. 21 passi carrabili ed altri accessi di cui all’art. 22, pubblicità di cui all’art.23, tutela del corpo stradale di cui agli artt. 30 e 33.
Questo Reparto organizza servizi di accertamento delle violazioni istituendo, anche in collaborazione con Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani, posti di blocco su qualsiasi strada della Regione Puglia.
I funzionari che esplicano tale servizio hanno in dotazione l’auto di servizio con la scritta : Ministero dei Lavori Pubblici ( si dovrebbe al piu’ presto procedere alla sostituzione di tale denominazione con quella di Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ) — Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale - , segnale distintivo ( paletta ) e di corpetto con la scritta Servizio di Polizia Stradale .
Le eventuali violazioni alle norme del Codice della Strada accertate dai funzionari di questo Ministero devono essere pagate entro 60 giorni dalla data della contestazione o della notifica della violazione tramite bollettino postale intestao al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti-Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale — Via Nomentana n.2 — Roma sul C/C n.62630009.
Parimenti, entro 60 giorni il trasgressore puo’ proporre ricorso indirizzato al sig. Prefetto della Provincia dove è avvenuta l’infrazione da trasmettere al Comando o Ente in intestazione.
E’ ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla stessa data, in via alternativa al Giudice di Pace competente per territorio.
-3° Reparto : Prevenzione —
-l’attività di questo reparto è rivolta prevalentemente all’educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso corsi, incontri, seminari etc per favorire la conoscenza delle piu’ importanti norme di circolazione e sicurezza stradale.
-4° Reparto — Provincia di Foggia —
-attesa la pecurialità del Settore Operativo della Provincia di Foggia si è reso necessario istituire questo 4° reparto che si occupa delle attività di tutti e tre i precedenti reparti.
La sede di questo Reparto è in via Generale Rotondi in Foggia.
La Sezione Regionale per la Puglia ha sede in Bari, presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche, via Dalmazia n. 70/b ( con ingresso anche dal Lungomare Nazario Sauro n. 33 ).
Essa è costituita come segue:
O R G A N I C O
COORDINATORE REGIONALE :
Funzionario Tecnico PANSINI IGNAZIO
VICE COORDINATORE PER IL 1° REPARTO :
Funzionario Tecnico D’AMBROSIO RAFFAELE
Addetti al Reparto: Funz. Tecn. IUORIO VITO
Funz. Tecn. BELLINO FRANCESCO
VICE COORDINATORE PER IL 2° REPARTO :
Funzionario Tecnico MILELLA GENNARO
Addetti al Reparto: Funz. Tecn. RATTI GIOVANNI
Funz. Tecn. MANCINI GIUSEPPE
Funz. Tecn. RIZZI GIUSEPPE
VICE COORDINATORE PER IL 3° REPARTO :
Istruttore Tecnico PANZARINO FRANCESCO
Addetti al Reparto: P.I. ANDREOLI ANTONIO
VICE COORDINATORE PER IL 4° REPARTO DI FOGGIA:
Coordinatore Tecnico DI MONTE MAURIZIO
Addetti al reparto: Funz. Tecn. CIBELLI GIUSEPPE
Geom. ANGELILLIS GIOVANNI
ATTIVITA’ SVOLTA NELL’ANNO 2001
Di seguito si sintetizza l’attività svolta da questa Sezione Regionale nell’anno 2001:
-sono state evase le pratiche relative a segnalazioni di pericolo per dissesti stradali e segnaletica non conforme alla norme del Codice della Strada in tutto il territorio della Regione Puglia, con l’intervento anche dei funzionari dell’A.N.A.S., delle Provincie e dei Comuni nonche’ di privati cittadini;
-sono stati esperiti numerosi sopralluoghi per le delimitazioni dei centri abitati di cui all’art. 4 del Codice della Strada unitamente ai funzionari dell’A.N.A.S. delle provincie interessate e relazionando successivamente al Ministero;
-sono state esaminate numerose pratiche relative a ricorsi gerarchici ex art. 37 del Codice ed art. 74 del Regolamento di attuazione;
-sono stati avviati contatti con le Amministrazioni Comunali per le redazioni dei Piani Urbani del Traffico ( P.U.T. ) ai sensi dell’art. 36, tenuto conto che la loro adozione ha notevole rilevanza ai fini del miglioramento delle condizioni di circolazione e traffico;
-sono stati effettuati vari sopralluoghi per verificare la corretta esecuzione e messa in opera del rallentatori di velocita’ di cui all’art. 179 del Regolamento di attuazione del Codice;
-vi è stata una vasta corrispondenza con gli Enti proprietari delle strade ai fini dell’osservanza di quanto previsto dal D.P.R. 503/96 in ordine all’eliminazione delle barriere architettoniche.
-sono stati interessati gli Enti proprietari delle strade al rispetto di quanto previsto dall’art. 25 comma 3 del D.L. 30.4.1992 n. 285 ed art. 68 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495 circa la corretta collocazione in sede propria dei contenitori per la raccolta di rifiuti solidi urbani e quelli per la raccolta differenziata;
-sono state organizzate ed effettuate, a seguito delle iniziative assunte dal Ministero, n. 2 campagne di sensibilizzazione sull’uso dei sistemi di ritenuta e del casco protettivo di cui agli artt. 171 e 172 del Codice nei periodi Aprile-Maggio e Luglio-Settembre 2001, unitamente a Polizia Stradale e Carabinieri e Polizia Urbana.
-il Reparto prevenzione ( 3° ), in relazione al disposto di cui all’art. 230 del Codice, ha realizzato, tra le altre molteplici attività, un progetto di educazione stradale nelle scuole del Comune di Ginosa ( Ta ).
Il progetto si è svolto con la fattiva collaborazione di tutti gli organi preposti e se ne riporta in sintesi il programma:
-didattica svolta dalle insegnanti preposte alla materia che hanno proposto un programma essenzialmente riferito all’età degli alunni;
-incontri di sensibilizzazione svolti dalle scuole guida con lo spostamento degli alunni nelle sedi delle stesse in modo da poter anche beneficiare delle attrezzature presenti;
-incontri di sensibilizzazione svolti dagli esperti del reparto prevenzione di questa Sezione Regionale, della Motorizzazione Civile di Taranto, Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani;
-dimostrazioni pratiche di simulazioni di soccorso ad incidente stradale eseguito sia dai Vigili del Fuoco che dalla Croce Rossa Italiana;
-Anche i Vigili Urbani hanno provveduto ad addestrare dei ragazzi che, provvisti di corpetto,
si sono affiancati nello svolgere le mansioni di direzione del traffico ed a contravvenzionare con sanzioni simboliche di tipo alimentare, successivamente raccolte ed inviate in beneficenza,. Inoltre, i Vigili Urbani hanno organizzato un giro in bicicletta sul cui itinerario sono state spiegate le norme comportamentali del Codice della Strada.
Alla fine dell’anno gli alunni hanno svolto un esame a quiz per il conseguimento dell’attestato di competenze in materie di circolazione stradale. Il Progetto si è concluso con l’incontro presso il Teatro Comunale di Ginosa al quale sono intervenuti tutti gli Organi che hanno partecipato al progetto di educazione stradale, nonché i rappresentanti delle classi e degli Istituti. Durante la manifestazione è stato proiettato un filmato che riprendeva alcune fasi del progetto e sono stati consegnati gli attestati di partecipazione.
Lo stesso progetto si sta attuando nel Comune di Ostini ( Br ) in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ed in particolare con il Comando della Polizia Municipale.
Attualmente, inoltre, è in corso un progetto che riguarda tutto il territorio Nazionale denominato “ Sistema Ulisse “ che consiste nel monitoraggio sull’uso del casco protettivo e delle cinture di sicurezza.
I funzionari del reparto prevenzione sono disponibili a svolgere incontri di sensibilizzazione presso le singole scuole.
MATERIALE DIDATTICO
Al fine di offrire un contributo alla diffusione della cultura della sicurezza stradale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha predisposto del materiale didattico per i diversi ordini e gradi della scuola.
Il materiale didattico di cui attualmente questa Sezione Regionale dispone è il seguente:
ALT
Schede di educazione stradale nelle scuole elementari 1° Ciclo
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Schede di educazione stradale nelle scuole elementari 2° Ciclo
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Guida di educazione stradale per insegnanti
1° e 2° Ciclo scuole elementari
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Quiz di educazione stradale
1° e 2° Ciclo scuole elementari
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Codice Giovanissimi
Il primo codice della strada riscritto per i giovanissimi dai 10 ai 14 anni
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Codice Giovani
Il primo codice della strada riscritto per i giovani dai 14 ai 18 anni
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CD “ La strada sicura “
Consigliato a bambini dai 6 anni in su
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Blocchi di cartelloni di segnaletica stradale e nozioni di primo soccorso
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Per eventuali richieste di materiale didattico contattare il Geom. PANZARINO FRANCESCO, Vice Coordinatore del Reparto.
Quello della sicurezza stradale è, per sua natura, un tema di quelli destinati a non esaurirsi mai, un tema che vincola alla logica dei continui aggiustamenti ed aggiornamenti, nella speranza che la distanza che oggi separa la mobilità quale oggi la conosciamo dall’ideale di mobilità sicura, si assottigli sempre più.
Questo, avendo cura di evitare il pericolo che si nasconde dietro a tentazioni di considerare fisiologica la situazione, quasi che il drammatico bilancio dell’incidentalità stradale potesse essere ritenuto l’inevitabile tributo da versare al bisogno di mobilità di una società che abbia raggiunto il nostro livello di sviluppo.
Naturalmente non è così, e questo deve essere lo stimolo giusto per impegnarsi sempre piu’ a promuovere un valore, la sicurezza stradale, che si deve ritenere fondamentale.
Infatti, nel nostro Paese gli incidenti stradali costituiscono una vera e propria emergenza quotidiana permanente.
L’aspetto forse piu’ drammatico è che a livello Europeo gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nei giovani tra i 14 ed i 24 anni.
In questa prospettiva si deve ritenere necessario l’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole, visto e considerato che se non ci si riuscirà a formare la coscienza di quelli che saranno un domani gli utenti della strada, non riusciremo a fare passi avanti significativi nella lotta a questa piaga sociale.
I dati citati devono far riflettere ciascuno ad un supplemento di impegno, in quanto l’educazione stradale non è una nuova materia per la quale recuperare qualche spazio residuo nell’agenda degli insegnanti, ma un presupposto fondamentale dell’educazione civica.
Ci si deve convincere che quello della sicurezza stradale è una questione importantissima e della quale qualunque investimento in favore risulterebbe giustificato.
R E L A Z I O N I
Giornata di Studio organizzata dalla Commissione Traffico e Circolazione dell’Automobile Club Bari sul tema :
“ CIRCOLAZIONE STRADALE CHE FA LA SCUOLA ?”
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La sicurezza stradale rappresenta oggi uno dei principali e prioritari problemi della nostra società: ogni anno in Italia avvengono migliaia di incidenti stradali, acausa dei quali, secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, i morti sono mediamente circa 7000 e i feriti più di 250.000.
Tali incidenti stradali non determinano solo un’inaccettabile costo in termini di vite urnane e di dolore, ma anche un costo sociale annuo che si aggira intorno ai 40.000 miliardi circa.
Le cifre si commentano da sole: da una parte definiscono una situazione allarmante, dall'altra evidenziano un progressivo ritardo del nostro Paese rispetto all'evoluzione media della sicurezza stradale in Europa, dove si è determinata una decisa inversione di tendenza.
La Commissione Europea nell'aprile del 1997 formulava il secondo programma europeo per la sicurezza stradale attraverso il documento "Promuovere la sicurezza stradale nell'Unione Europea: programma 1997-2001". Tale programma indicava lo stesso obiettivo assunto come riferimento dal Piano Nazionale della Sicurezza istituito dall'art. 32 della L. 144/99, vale a dire la riduzione del 40% del numero dei morti e feriti per incidenti stradali entro il 2010.
Per raggiungere tale traguardo è sicuramente necessaria un'azione coordinata e congiunta di diversi soggetti pubblici e privati, in grado di creare un contesto culturale, tecnico e organizzativo favorevole ad una efficace prevenzione.
Risulta quindi opportuno effettuare un cambiamento di cultura nel nostro Paese, cercando di sensíbilizzare l'opinione pubblica al rispetto delle regole stradali, ma ancor più cercando di educare in questo le future generazioni.
Per tale motivo l'art. 230 del Nuovo Codice della Strada, così come modificato dalla L. 366/1998, prevede l'Educazione Stradale come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di diffondere in modo più capillare la conoscenza dei principi sulla circolazione e sicurezza stradale, ma anche e soprattutto di promuovere nel nostro paese una "cultura della sicurezza". Tale cultura consiste principalmente nell'acquisizione di comportamenti corretti e consapevoli non solo come utenti della strada, ma in senso piùgenerale come individui all'interno di un contesto sociale, e pertanto coinvolge tematiche più ampie quali ad esempio l'ambiente, la salute, la legalità e in definitiva una nuova etica da assumere a tutela della propria vita e di quella altrui.
In particolare è in corso una collaborazione fra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero della Pubblica Istruzione per il rinnovo dei programmi scolastici di Educazione Stradale, tenendo conto anche dei nuovi indirizzi di riforma della scuola.
Riguardo ai programmi scolastici di Educazione Stradale occorre tener presente che tale attività ha la valenza peculiare di un percorso formativo più che di una disciplina. Pertanto non esiste una prassi didattica per il suo insegnamento, che va impartito in forma trasversale da parte di ogni insegnante nell'ambito della propria specifica materia d'insegnamento. Tuttavia l'Educazione Stradale presuppone un complesso di nozioni tecniche che di rado fanno parte del bagaglio di conoscenze di un insegnante.
Alla luce di queste considerazioni, lo stesso art.230 del Nuovo Codice della Strada individua, tra gli altri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale) e all’interno di questo un'apposita Sezione di Educazione Stradale, quale istituzione pubblica incaricata di tale compito educativo nelle scuole.
Quest'ultima Sezione, offte un servizio di consulenza nelle scuole, per il raggiungimento dell'obiettivo dell'educazione alla sicurezza stradale e dei più vasti obiettivi formativi della scuola. Il ruolo dei nostri esperti, con la propria competenza tecnica, è pertanto quello di fornire un sostegno didattico agli insegnanti preposti allo sviluppo dei progetti di Educazione Stradale.
La sezione di Educazione Stradale del Ministero, che insieme con il personale addetto presso i Provveditorati regionali alle Opere pubbliche opera anche attraverso campagne promozionali, convegni e mostre sulla sicurezza stradale, al fine di tracciare un primo percorso didattico, ha individuato tre linee di lavoro come di seguito specificate:
La prima riguarda la
1 - SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI DIDATTICI
Questa attività, che si completerà nel corso del prossimo anno scolastico nelle Scuole Medie Superiori, ha visto mobilitati non solo tutti gli elementi della Sezione ma anche tutti i colleghi del Ministero attivi nell'ambito del Servizio di Polizia della strada, Settore Prevenzione, che hanno incontrato circa 30.000 studenti in tutto il territorio nazionale. Lo scopo di questi interventi è stato quello di individuare le difficoltà e i principali temi da trattare, tenendo in considerazione tempi, modi e linguaggi da usare rispetto all'uditorio. Proponendosi nel ruolo di consulenti competenti agli insegnanti delle scuole che ne hanno fatto richiesta, si è molto semplificato il lavoro di quest'ultimi, e soprattutto si è sviluppato nel mondo della scuola il processo di sensibilizzazione verso le tematiche della sicurezza.
La seconda linea di lavoro riguarda la:
2 - FORMAZIONE DIDATTICO — PEDAGOGICA
Tenuto conto delle difficoltà incontrate da chi aveva già realizzato interventi nelle scuole, dal 9 settembre 2000 sono stati avviati 15 corsi di formazione didattico-pedagogica per il personale del Ministero del settore Prevenzione. Tali corsi hanno riguardano le principali tematiche da affrontare secondo il livello scolastico dei ragazzi e le fondamentali prassi di "comunicazione". L'intento è di migliorare il servizio e di colmare i tempi lunghi che si prevedono prima che l'Educazione Stradale trovi una sua collocazione "non estemporanea" (come di fatto è attualmente) nella scuola italiana. E' previsto un allargamento di detti corsi anche al personale di Polizia della Strada e delle Polizie Municipali, tradizionali collaboratori dell'Ispettorato nell'ambito dell'Educazione stradale.
Infine la terza linea di lavoro riguarda la:
3 - FORMAZIONE INSEGNANTI REFERENTI
Nell'ambito dell'accordo quadro con l'ACI e in stretta collaborazione con i relativi Provveditorati agli studi, sono stati avviati dei corsi di formazione per insegnanti della scuola dell'obbligo, con la finalità di creare una figura intermedia di docenti referenti che coordinino il lavoro dei colleghi, realizzando in tal modo la citata "trasversalità" per l'insegnamento della Educazione Stradale. L'iniziativa, in corso già dal 1998, ha pennesso di effettuare numerosi corsi rivolti a diverse centinaia di insegnanti.
L'operazione "processo di formazione a cascata", richiedendo tempi piuttosto lunghi per il compirnento dell'intero ciclo formativo, necessita sicuramente di un maggiore coordinamento con il Ministero della Pubblica Istruzione e relativi organi periferici e in questa linea ci si propone di operare con maggiore impegno compatibilmente con le risorse umane disponibili e gli ulteriori compiti di Istituto.
Redatto a cura dell’ ING. FRANCESCO MUSCI, PROVVEDITORE ALLE OO.PP. PER LA PUGLIA
in collaborazione con
L’ISPETTORATO GENERALE PER LA CIRCOLAZIONE E SICUREZZA STRADALE -ROMA